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Un viaggio fotografico e narrativo alla scoperta del quartiere Diamante a Genova.

Il racconto del quartiere Diamante della città di Genova è stato realizzato nell’ambito del processo di accompagnamento sociale del quartiere attivato dal Comune di Genova a supporto del progetto di rigenerazione urbana che interessa il territorio. Tale processo ha previsto la realizzazione di un percorso di coinvolgimento della comunità locale durante tutte le fasi di progettazione.

Il sito ha l’obiettivo di raccontare il quartiere attraverso testi e fotografie che siano in grado di descriverne sia le caratteristiche fisiche sia l’energia sociale che lo abitano, nonché di informare circa le progettualità in atto.

IL QUARTIERE DIAMANTE

Il quartiere Diamante, conosciuto anche come la zona collinare di Begato, si trova nell’alta Valpolcevera in un’area circoscritta tra le delegazioni di Bolzaneto, Teglia e Rivarolo.
Il quartiere, a Genova ma anche sul piano nazionale, è conosciuto, soprattutto, come luogo simbolo dell’Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.) e metafora del concetto stesso di periferia, data la presenza, per circa 40 anni, della Diga di Begato costruita negli anni Ottanta e il cui processo di demolizione, avviato nel 2020, ha avuto la durata di circa un anno.  

RESTART BEGATO

Il quartiere di Begato sta cambiando il suo skyline, grazie al progetto di rigenerazione urbana “Restart Begato”. Il progetto, presentato ufficialmente martedì 5 marzo 2019 nella sala della Trasparenza della Regione Liguria, interessa un’area di 250.000 mq e si ispira al modello delle green city.
Il progetto “Restart Begato” prevede la costruzione di tre nuove palazzine ad alta efficienza energetica, per un totale di 60 nuovi appartamenti di cui 20 di Edilizia Residenziale Sociale e 40 di Edilizia Residenziale Pubblica che avranno una superficie media di 60 mq. 

IL PROCESSO PARTECIPATIVO

Il quartiere è interessato dall’operazione “Restart Begato”, un grande progetto di rigenerazione urbana che ha comportato la demolizione delle cosiddette “Dighe” e la ricollocazione delle persone che vi abitavano in varie zone della città.
Per accompagnare le fasi del processo di rigenerazione urbana (demolizione e ricostruzione) è stato costituito un Tavolo permanente di lavoro composto da una molteplicità di soggetti del territorio, il quale ha fatto emergere l’esigenza di attivare un percorso di coinvolgimento della comunità locale.